Si parla di riforma della giustizia. Una riforma ci vorrebbe, ma molto diversa dalle voci che circolano.
Ci vorrebbe soprattutto un sistema maggiormente preventivo. Se è vero che chi ha già commesso un crimine ha molte più probabilità di commetterne altri rispetto a chi non ne ha mai commessi, allora dovrebbe esistere un'aggravante per chi commette volontariamente il suo primo reato. La gente incensurata dovrebbe avere enorme paura di commettere un crimine rischiando di pagarlo assai più salato di un quanto non sconterebbe un criminale incallito. Siano puniti duramente e senza sconti gli incensurati; si usi invece ritegno e pietà verso i recidivi, il cui destino appare ormai segnato invariabilmente.
Invece la giustizia italiana fa esattamente il contrario. Gli incensurati se la cavano con pene risibili e i recidivi con pene sempre più gravi. Ma in questo modo si punisce la natura umana anziché le cattive propensioni del libero arbitrio: un fatto senza senso.
Ogni esponente politico serio e onesto, di qualunque schieramento, dovrebbe spiegare ai cittadini che il futuro degli italiani dipende dalla riduzione del debito pubblico. L'ITALIA DIVENTI LIBERA DAL DEBITO
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