E' un male molto italiano quello di considerare la politica come uno strumento utile a cooptare gruppi e classi economiche dinamiche e così facendo, poco alla volta, neutralizzarle. E' successo all'inizio dell'unificazione, è successo con la lega e sta succedendo ora con Grillo e i suoi seguaci.
Chi possiede il potere è disposto a spartirlo con chi è in ascesa pur di mantenerne una parte consistente. Chi è in ascesa si lascia volentieri sedurre dal potere anziché farsi trascinare dalla tentazione di creare le condizioni che consentano alla propria ascesa di continuare, estendersi ad altri e rafforzarsi.
Così la spartizione del potere trasforma ogni spinta innovativa in conservazione.
Ogni esponente politico serio e onesto, di qualunque schieramento, dovrebbe spiegare ai cittadini che il futuro degli italiani dipende dalla riduzione del debito pubblico. L'ITALIA DIVENTI LIBERA DAL DEBITO
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