Gli statunitensi invadono un altro paese per la libertà e dichiarandosi i paladini del bene. I russi invadono un altro paese perché "storicamente" hanno un diritto - culturale, legale, geografico - su quel paese. Le motivazioni americane sono banali, popolari, quelle russe sono intellettuali, elaborate. Anche per questo molti intellettuali italiani sono sprezzanti con gli americani, ma tolleranti, se non addirittura benevoli, con i russi: vedi Donatella di Cesare o Luciano Canfora, per non parlare di chi prudentemente si tace ma la pensa come loro... L'invasione dell'Ucraina è una variante molto concreta della prevaricazione strutturale delle classi istruite sulle classi popolari: il letterato che compatisce il ragioniere, il filosofo che, stanco della mollezza liberale, prende finalmente a schiaffi (...a pugnalate, diciamo) il consulente d'immagine; lo zelante studioso di un testo sacro che sputa alla ragazzina dalla gonna troppo corta, e via dicendo... fra i benpensanti può farci una brutta figura, ma trova immancabilmente difensori.
Ogni esponente politico serio e onesto, di qualunque schieramento, dovrebbe spiegare ai cittadini che il futuro degli italiani dipende dalla riduzione del debito pubblico. L'ITALIA DIVENTI LIBERA DAL DEBITO
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