A metà degli anni Novanta l'AIDS era ancora la più temibile minaccia per la salute mondiale. Non esistevano i farmaci retrovirali e i malati di AIDS, quelli ricchi e potenti, erano all'affannosa ricerca di un rimedio che li salvasse da un'orribile fine.
Fu in quel contesto che un team di scienziati armeni iniziò a sperimentare sui malati un nuovissimo farmaco: l'"armenicum", senza aver mai concluso una fase sperimentale condivisa da e con la comunità scientifica internazionale.
L'armenicum era un esperimento iniziato negli anni ottanta, elaborato ma non sperimentato e comunque estraneo ai circuiti scientifici. Subito dopo aver iniziato a usarlo, gli armeni sostennero di aver trovato la cura per l'AIDS e centinaia di malati si recarono effettivamente a Yerevan, in cerca di speranza.
In realtà nessuno ha mai dimostrato scientificamente - dati alla mano - che l'armenicum funzionasse. Si parlava, e si parla ancora, di favolose guarigioni e di misteriosi decessi, con tanto di occultamento di cadaveri.
Più peculiare ancora è il fatto che in Armenia, e limitati dintorni, l'armenicum fosse spacciato, sia durante l'utilizzo come anti-AIDS che in seguito, come panacea universale contro virus, batteri e quant'altro. E' un'idea proprio levantina questa del farmaco unico per tutte le malattie: viene in mente un film, Il mio grosso, grasso matrimonio greco, nel quale il padre della sposa (greca) è convinto di poter curare qualunque malanno con un liquido lavavetri.
Ma viene in mente anche l'attuale dibattito sulle favolose, e mai provate, potenzialità (ma si grida invero all'effettività) delle cellule staminali, un'invenzione "made in Italy", con la quale sarebbe possibile guarire una serie infinita di terribili malattie.
Ecco un altro segnale di decadenza nazionale: l'esaltazione popolare per le staminali. Della decadenza ha tutti i sintomi e i corollari: l'insofferenza a ogni critica, il complesso persecutorio e complottistico verso presunti affamatori e sfruttatori del popolo, l'odio per l'ammanicamento della politica, l'insofferenza per ogni argomento razionale e scientifico (ivi compresa l'ostilità per la sperimentazione su animali), l'allegato di leggende su favolose, ancorché non più dimostrabili, guarigioni.
Ogni esponente politico serio e onesto, di qualunque schieramento, dovrebbe spiegare ai cittadini che il futuro degli italiani dipende dalla riduzione del debito pubblico. L'ITALIA DIVENTI LIBERA DAL DEBITO
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